Il nobile ucciso da Lodovico
F. Gonin, Il duello
Compare nel cap. IV, durante il flashback che narra la gioventù di padre Cristoforo ed ha un ruolo decisivo nel determinare la conversione di Lodovico e la sua decisione di diventare frate: viene descritto come un signore "arrogante e soverchiatore di professione", uno di quegli aristocratici coi quali Lodovico aveva avuto in precedenza dei dissidi e con cui c'era un odio ricambiato. I due si incontrano un giorno per strada e nasce un alterco per banali questioni cavalleresche, relative a chi dei due debba cedere il passo all'altro: lo scontro verbale degenera in un duello, nel corso del quale il nobile uccide il servitore Cristoforo e Lodovico uccide a sua volta il nobile, provandone poi orrore e rimorso (prima di morire, l'uomo perdona Lodovico e ne chiede a sua volta il perdono, come riferito al giovane da uno dei frati cappuccini del convento dove si è rifugiato). Sarà proprio questo fatto tragico a maturare in Lodovico la decisione di indossare la tonaca e di diventare, così, fra Cristoforo.