Personaggi ecclesiastici
Ritr. del Borromeo (XVII sec.)
Costituiscono un universo alquanto variegato e appartengono a diversi ambienti del clero, sia di quello secolare (come il cardinal Borromeo, o il cappellano crocifero) sia di quello monastico, fra cui spiccano soprattutto i padri cappuccini, sempre elogiati per la loro propensione alla carità e all'aiuto del prossimo. Anche il mondo ecclesiastico è oggetto di dure critiche da parte dell'autore, specie quando suoi esponenti diventano autori o complici di soprusi a danno di persone più deboli, come nel caso ovvio di Gertrude o della madre badessa del suo stesso convento, complice del principe padre che la vuole monaca a tutti i costi, o come il padre provinciale dei cappuccini che si piega alla volontà del conte zio e accetta di trasferire padre Cristoforo dal convento di Pescarenico. Una vistosa eccezione è rappresentata dal cardinal Borromeo, che è figura storica come Gertrude e che tuttavia, al contrario della monaca di Monza, rappresenta un raro esempio di santità e devozione religiosa, oggetto di una rappresentazione quasi agiografica da parte del romanziere. Alcuni personaggi sono delle figure minori e quasi delle macchiette, come fra Galdino, fra Fazio o, in parte, il padre guardiano del convento di Monza.