L'autore
F. Hayez, Ritratto di A. Manzoni (1841)
Alessandro Manzoni (1785-1873) è uno dei più importanti scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nonché il fondatore del genere del romanzo ottocentesco nella nostra tradizione. I Promessi sposi sono considerati il capolavoro della narrativa italiana moderna e la diffusione dell'opera ha contribuito in maniera decisiva non solo alla soluzione dell'annosa questione della lingua letteraria, ma anche al consolidarsi di una lingua nazionale basata sul fiorentino parlato e non più su quello della letteratura del XVI secolo (tale lingua è alla base dell'italiano oggi parlato correntemente). Manzoni ha dato un contributo decisivo anche alla riflessione sulla lingua con numerosi scritti, mentre non trascurabili sono le sue opere storiografiche e i testi in cui espone le sue teorie letterarie; è stato autore anche di testi poetici e teatrali, mostrando un certo eclettismo nella sua attività di scrittore.
È innegabile che la sua fama sia dovuta anche alla sua conversione e all'adesione alla fede cristiana, i cui principi caratterizzano quasi tutta la sua opera (nonostante un certo pessimismo che si accentua nella fase finale della sua vita). Da questo punto di vista la sua figura è quasi antitetica a quella dell'altro grande scrittore italiano del primo Ottocento, il poeta Giacomo Leopardi che esprime nelle sue opere una visione materialistica e assolutamente lontana da ogni visione religiosa.
È innegabile che la sua fama sia dovuta anche alla sua conversione e all'adesione alla fede cristiana, i cui principi caratterizzano quasi tutta la sua opera (nonostante un certo pessimismo che si accentua nella fase finale della sua vita). Da questo punto di vista la sua figura è quasi antitetica a quella dell'altro grande scrittore italiano del primo Ottocento, il poeta Giacomo Leopardi che esprime nelle sue opere una visione materialistica e assolutamente lontana da ogni visione religiosa.