Il pesciaiolo di Pescarenico
Compare nel cap. XVIII ed è un modesto pescatore di Pescarenico che si reca ogni giovedì a Milano per vendere la sua merce: padre Cristoforo, che ha appreso della fuga di Renzo, lo invita a passare da Monza e avvertire Agnese e Lucia che il giovane è felicemente riparato nel Bergamasco, invitandole da parte sua a confidare nella Provvidenza e promettendo il suo aiuto. L'uomo si reca da loro una seconda volta, ma poi non riceve più alcuna commissione in quanto il frate è stato nel frattempo mandato a Rimini. Agnese gli chiede di accompagnarla a Pescarenico col suo baroccio e il pesciaiolo accetta senza bisogno di essere pregato, ricevendo in seguito molti ringraziamenti da parte della donna.